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Com’è fatto un impianto fotovoltaico domestico

Un impianto è composto da:
– i pannelli solari, che di solito sono installati sul tetto dell’abitazione o possono essere sistemati su strutture create ad hoc;
– un inverter, per convertire l’energia prodotta dai pannelli (corrente continua), in energia elettrica da utilizzare in casa (corrente alternata);
– le protezioni dell’impianto (ad esempio lo scaricatore di sovratensione, utilizzato per proteggere le apparecchiature da fulmini o sbalzi di tensione);
– il contatore che contabilizza l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Che dimensione dovrebbe avere il tuo impianto fotovoltaico domestico?

Per comprendere che dimensioni dovrà avere il tuo impianto fotovoltaico è necessario prendere in considerazione diversi fattori. È bene calcolare quanta energia consumi e in che modo, specificare se in casa ci sono pompe di calore o condizionatori e valutare se in futuro avrai necessità di aumentare il fabbisogno energetico. Anche la tipologia del tetto su cui saranno sistemati i pannelli e l’esposizione della casa sono fattori da valutare. I professionisti del settore sapranno consigliarti il tipo di impianto più adatto alle tue esigenze.

Autoconsumo e cessione energia alla rete

L’energia solare viene prodotta durante il giorno e quella che non riuscirai a consumare verrà immessa e “venduta” in rete. In questo caso nelle ore di luce risparmierai sull’energia, utilizzando quella autoprodotta dal tuo impianto, e contemporaneamente guadagnerai vendendo al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) tutta l’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico. Questa viene pagata solitamente dal con una tariffa variabile (mediamente tra 0,10/0,15 € a kWh).

Impianto con accumulo

L’impianto con accumulo invece prevede la possibilità di accumulare l’energia prodotta durante le ore di luce e utilizzarla secondo le proprie necessità nell’arco di tutta la giornata. L’allaccio alla rete è comunque consigliato visto che un’indipendenza energetica del 100% è difficile da raggiungere, soprattutto in inverno, ma se la vostra famiglia “vive poco” la casa di giorno, l’impianto con accumulo può essere un’ottima soluzione per risparmiare.

I principali tipi di batterie utilizzati per il fotovoltaico con accumulo sono:

  • al Piombo – Acido (ermetici e con elettrolita in gel);
  • al Nichel Cadmio;
  • al Nichel (Metallo – idruro);
  • agli ioni di Litio (es. litio-ossido di nichel, litio- ferro-fosfato);
  • con tecnologia ad alta temperature;

Anche in questo caso è necessario valutare e adeguare la capacità di stoccaggio al fabbisogno energetico dell’abitazione.