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I progetti di produzione di energia rinnovabile da piattaforme galleggianti si stanno moltiplicando in tutto il mondo per i grandi vantaggi che offrono. Permettono infatti di produrre più energia e consentono un notevole risparmio di suolo, che non deve così essere sottratto ad altri settori altrettanto fondamentali, come quello agricolo

I parchi fotovoltaici ed eolici galleggianti vengono realizzati in mare, a largo dalle coste, o sfruttando corpi idrici improduttivi, come bacini, laghi artificiali, vasche e miniere abbandonate ed invase d’acqua.


Impianti fotovoltaici galleggianti

Costituiti da una o più zattere su cui vengono sistemati i pannelli solari con le loro strutture di sostegno, si stima che gli impianti fotovoltaici galleggianti possano garantire una produzione di energia maggiore del 10/20% rispetto agli impianti “terrestri”. Oltre al “risparmio” in termini di suolo i vantaggi sono numerosi:

  • i pannelli solari in acqua si sporcano meno, si autoraffeddanno, si adattano a livello dell’acqua e, anche in caso di terremoto, difficilmente vengono danneggiati perché non sono fissati al terreno;
  • viene sfruttata anche la luce riflessa dall’acqua e si riduce il problema delle ombre create da alberi o palazzi.

Eolico off-shore galleggiante

Sull’eolico flottante si punta tantissimo anche in Italia: non necessita infatti di fondamenta e può essere posizionato anche dove i fondali sono più profondi di 60 metri, proprio dove i venti sono più forti e regolari. Caratteristiche che rendono possibile lo sviluppo dell’eolico floating anche nel Mar Mediterraneo. Inoltre, le piattaforme istallate a largo, non sono visibili dalle coste e non rischiano di “rovinare” il paesaggio nelle aree turistiche.

E in Italia?

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) presentato dal Governo Italiano prevede un obiettivo per l’eolico offshore di 900 MW al 2030. Attualmente in costruzione, l’impianto di Taranto sarà il primo nel Mediterraneo. Il progetto prevede 10 turbine per una potenza complessiva di circa 30 MW ed una conseguente produzione stimata di 55.600 MWh/anno, pari al fabbisogno energetico di 18.500 famiglie.
Un altro progetto, per il quale è prevista la valutazione di impatto ambientale nel 2022, è Agnes. Prevede la costituzione di polo energetico in Adriatico, al largo di Ravenna, per riconvertire le piattaforme oil & gas, realizzando un distretto marino integrato: piattaforme offshore di eolico e fotovoltaico galleggiante saranno sfruttati per produrre energia elettrica e idrogeno ‘verde’.